domenica, febbraio 04, 2007

Bersani toglie i costi di ricarica ai telefoni, l'Ue lo riprende.

Da più parti si vocifera che Viviane Reding, Commissaria Eu per i media, abbia scritto una lettera al ministro dello Sviluppo Economico Bersani, nutrendo forti dubbi sulle modalità di eliminazione dei costi di ricarica dei cellulari. Perché? Perché, dice l'Ue, se esiste un'Authority garante delle Telecomunicazioni, spetta a lei il compito di occuparsi di problemi come i costi di ricarica dei cellulari, e non ad un Ministro. E noi? Beh, noi lo dicevamo da tempo che un ministro non si doveva permettere di fare i prezzi di un'azienda privata e quotata in borsa e che, al limite, poteva sollecitare l'Authority ad occuparsi della questione. Ma il nostro ha voluto fare di testa sua, e ora si prende la strigliata, che pare abbia già smentito, come da migliore tradizione.


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1 Commenti:

Anonymous Anonimo ha detto...

Il decreto legge d'urgenza è servito proprio per anticipare l'autority e farsi della bella pubblicità, la ggggente è contenta perchè ignora che con questo metodo di intervenire Bersani potrebbe anche svegliarsi domattina e decidere che il prezzo della nuovo Punto (ma anche di un qualsiasi altro bene o servizio) sia troppo alto e tagliarlo per legge. Questa dell'abolizione dei costi di ricarica via decreto legge puzza di dirigismo statalista da fare schifo. Come ben spiegato da Della Vedova dei RL senza l'abolizione della tassa governativa non si va da nessuna parte, il costo della ricarica ce lo spalmeranno sul traffico telefonico e continueremo ad essere l'unico paese europeo con il canone per gli abbonamenti della telefonia mobile (chissa' se Bersani s'è mai chiesto perchè la gente preferiva le prepagate pur dovendo pagare i costi di ricarica)

8:39 PM  

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