domenica, gennaio 14, 2007

pagellini del sesso

Tutta colpa dei negozi di pelletteria. Quelle vi si affacciavano per vedere le borse, unica e onesta e radicata lor passione, e quelli gli mettevano sotto il naso le agendine. Belle, di pelle. Piccole, grandi, “sembra quella del mio capo!” arrivava persino a sentenziare la più sgallinata della combriccola. E, allora, dentro a fare acquisti. Una volta a casa inevitabilmente andava trovato qualcosa da scrivere sopra, che non fosse la lista della spesa o un semplice e patetico diario segreto. Gli appuntamenti poi, neanche a parlarne, chi ne ha mai avuto uno. “Al massimo mi trovo un mercoledì al mese a vedere un film con la mia amica” – quella, la stronza, che si è presa l'ultima agenda, la più bella.
Ecco che le riviste femminili – seconda lor passione dopo la borsetta – fornivano lo spunto: è l'ora delle donne padrone in campo sessuale, e che facciano come gli uomini. Detto, fatto. Le agendine si riempiono con le pagelle del sesso. Quella leccata non ve la dimenticherete mai? Basta affiancare un voto al nome e, magari, ad un recapito telefonico: all'occorrenza sapreste dove andare a parare, senza dover correre il rischio di riempire il genere umano di 4- per riuscire a trovarne uno giusto – in pochi al giorno d'oggi risolvono la pratica alla grande, stava scritto da qualche parte. La regina delle pagelle fu l'indimenticabile Moana, che arrivò addirittura a dare un bel 7 tondo tondo al Cinghialone. Ma ultimamente, segno che la cosa sta diventando diffusa, sono le persone normali a stupire. Già, troppo facile aspettarselo da attrici, stelle e stelline varia. No, ci sono avvocatesse bollenti di Treviso e, ultima in ordine di cronaca, impiegate di La Spezia che stilano i resoconti su libricini che poi – beata distrazione! - lasciano in giro, sicure prede di curiosi più o meno cronici e più o meno canterini.
Che poi diventa tutto un affare di donne, perché se l'uomo è ben contento di ricevere un voto per la prestazione, difficilmente lo sarà anche la partner del suddetto. Ed è lì, in quei momenti dove ometti si trovano a dover giustificare imbarazzanti particolari o – ancor peggio – mirabolanti voti insospettabili agli occhi della moglie, che si trova la perfetta quadratura del cerchio. E le donne, piano piano, onde evitare spiacevoli inconvenienti, ritorneranno a guardare solo le borsette nei negozi di pelletteria – ché l'agenda e il relativo tabellino sono, storicamente, roba da uomini. Rozzi, per altro.