Apple toglie i Drm ma è già [inutile] polemica
L'iTunes Music Store di Apple ha lanciato, una manciata di giorni fa e un mese abbondante dopo l'annuncio, il servizio per l'acquisto di canzoni sprovviste di Drm, ovvero non protetti e quindi leggibili da chiunque per un numero illimitato di macchine, a patto di avere un player o un software che supportano il formato di compressione AAC. E subito si sono scatenate polemiche, perché pare che queste nuove tracce mantengano al loro interno informazioni su chi le ha acquistate, in modo tale da rendere riconoscibile chiunque cercasse di divulgarle con i sistemi di p2p.
La cosa a me sembra molto semplice: se anche questo fosse vero, non ci sarebbe assolutamente nulla di male, dal momento che la Apple non può certo togliere i Drm e incitare i suoi clienti alla libera distribuzione su canali pirata di materiale protetto da vari diritti. Comprate la vostra musica, riproducetela su un numero illimitato di player e pc, passatela al vostro migliore amico, alla vostra amante o a chi volete voi, ma non divulgatela universalmente. Un po' come succede a comprare i cd ma a non infilarli in emule.
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