È in corso una gustosa polemica tra Giuliano Ferrara e Marco Travaglio. Il motivo pare tanto ovvio che non lo si vuole rispiegare tutto daccapo, basti solo accennare al lettore distratto che in merito al caso Contrada, Marcolino ha fatto il suo ruttino su l’Unità [28.12.2007 – pag.8, qui]] ed è stato quindi ripreso da un editoriale del Foglio [29.12.2007 – pag.3, qui]. La cosa, ovviamente, non finisce lì. Marcolino mozzorecchi risponde ancora [l'Unità, 31.12.2007 - pag.2, qui]
Entrare nel merito della vicenda, con le mie considerazioni personali, è cosa che non voglio fare. Chi mi legge può ben capire esattamente come la penso in tema di garantismo e di mozzorecchismo. Solo un pezzo della risposta di Travaglio non mi è chiara. Prima risponde a Ferrara dicendo che lui non ha “mai irriso a Contrada” ma solamente ai suoi “tragicomici fans” come il Ministro della Giustizia Clemente Mastella e il direttore del Foglio, appunto. Poi, qualche riga più sotto, cita il rifiuto del ricovero da parte di Bruno Contrada mettendo tra parentesi – e quindi amplificando l’infamia – “il Cardarelli non è di suo gradimento”. Se non è irrisione questa, ci spieghi Travaglio la funzione della sua prosa.
Etichette: Bruno Contrada, Giuliano Ferrara, Il Foglio, Marco Travaglio, Unità
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