Abbiamo assistito ad una comica incredibile: gente di sinistra che si è schierata con Rupert Murdoch, Veltroni che difendeva una grottesca categoria composta dai tifosi di calcio, urla e schiamazzi di ogni tipo da ogni dove. La questione, da qualunque parte la si vedeva, si è rivelata più semplice di quel che pareva: «c'è un carteggio tra la commissione Ue e il governo Prodi che prevede l'impegno del governo ad allineare le aliquote. L'impegno scadeva in questi giorni».
Così il Ministro dell’Economia Giulio Tremonti chiude ogni possibilità di ritornare indietro sull’innalzamento dell’Iva sugli abbonamenti Sky: l’Ue chiedeva che l’imposta venisse livellata, ed è stata livellata al 20%, come pare
avesse deciso anche il predecessore di Tremonti Vincenzo Visco. Dunque non un favore a Mediaset da parte del Presidente del Consiglio, né una voglia di torturare i contribuenti (con cosa poi, con una manciata di euro in più per un abbonamento?). Da abbonato, non sarebbe male veder passare ora uno di quegli spot che girano in questi giorni sui canali satellitari, in cui però si specifica quella che si è rivelata essere la verità: ovvero che l’innalzamento dell’Iva non è uno scherzo del nuovo Presidente del Consiglio, ma era già stata tramata da quel vecchio amicone di Romano Prodi, quello a cui un microfono e un’oncia di visibilità sul canale
allnews non era mai negata.
Etichette: Mediaset, Romano Prodi, Silvio Berlusconi, Sky
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