domenica, luglio 09, 2006

degli sforzi e di altre piccole cosucce

Mica vero che i tassisti sono di destra, come il luogo comune vorrebbe far credere. Ieri sera ero a Linate – fatti miei – e mi divertivo a leggere tutti quei cartelloni di protesta appesi dai tassisti, insultanti Prodi e Bersani. Due motivi solleticavano il mio divertirmi: per prima cosa, il tono dei cartelloni tradiva livelli d'istruzione pietosi, sintassi traballante, ortografia nemmeno a parlarne – presente i puntini sulle 'i' in stampatello maiuscolo messi un paio di centimetri sopra lo skyline dei caratteri? - correzioni aggiuntive, insomma, spettacolino pietoso ma nonostante tutto divertente. Il secondo motivo del mio essere così gioioso: pensavo, tra me e me, che è inutile che si lamentano, perché le facce dei tassinari lì presenti erano proprio quelle da “Berlusconi di merda” e, insomma, Prodi l'hanno pure votato e ora se lo tengono – al governo e in culo, fate voi l'ordine e scusate lo sproloquio e l'immagine decisamente poco piacevole. Non bastasse, stamane leggo sui giornali un altro fattore di divertimento, non meno dei due della sera prima ma anzi perfettamente completante: Prodi dichiara che gli italiani devono fare dei sacrifici, degli sforzi perché gli obbiettivi sono ambiziosi. Che se li faccia lui i suoi sforzi, coglione come quei coglioni che prima l'hanno votato e poi lo insultano, vocabolario alla mano, in modo anche sgrammaticato, su cartelloni di carta ricavati dai manifesti pubblicitari e affissi sulle pareti esterne di uno dei più importanti scali aeroportuali italiani – dire ciò sarà mica reato? E poi, visto che esso mi sembra italiano tanto quanto me – oddio, non proprio così, ma fa nulla – potrebbe iniziare lui a dare il buon esempio. Che non consiste nell'approfittarsi di una legge del governo Berlusconi – quella che non tassava le successioni – per fare un regalo ai figli prima di ripristinare l'imposta, niente di tutto ciò. Parlava di sforzi, la Mortadella nostra? Faccia lo sforzo di sparire, insieme alla sua risicata maggioranza – che ovviamente non è nemmeno d'accordo su questi famosi “sforzi” che l'Italia dovrebbe fare. Mi sembra di chiedere meno di quanto abbia fatto lui.


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