breve e conciso.
Punto uno. E come dargli torto? E ricordare al signor Walter Veltroni che il dialogo, se salta, è perché lo decide la maggioranza. L’opposizione ha poco da fare la schifiltosa e da pensare di avere il coltello dalla parte del manico.
Punto due. E meno male! Perché vedere Maroni che bloccava qualunque iniziativa arrivasse da un personaggio non leghista iniziava ad essere irritante.
Punto tre. Solitamente di una fazione politica conciata male si dice che «se va avanti così quelli perdono per vent’anni». Ci siamo molto vicini.
È tutto.
Etichette: elezioni, politica, Silvio Berlusconi, Walter Veltroni
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