Piccolo riassunto delle puntate precedenti: nella giornata di oggi ha iniziato a girare per la Rete, grazie al solito passaparola e alla solita curiosità da portineria media dell’italiano medio – e non si vogliono offendere i portinai, semmai gli italiani – la registrazione audio di una presunta telefonata tra il Cav. e Fedele Confalonieri. La registrazione arriva anche a Dagospia, che ne dà l’annuncio ma si rifiuta di fornire un qualunque link o riferimento per poterla trovare ed ascoltare. Dopodichè Roberto D’Agostino, che c’aveva visto lungo, pubblica la notizia che si tratta di un falso. E scrive anche questa piccola lezioncina ad uso di tutti, spioni e non:
«Ma quello che ci interessa di più è l’uso e abuso mediatico delle intercettazioni: dall’articolo di D’Avanzo su La Repubblica che fa un bignamino delle presunte conversazioni pruriginose del Cav. a Libero che spara il 5 luglio una fotona della Mara Carfagna in prima pagina e titola: “La ministra che ha rivitalizzato il governo”. (Ora nell’articolino Berlusconi parla semplicemente di “ministri giovani” e del loro “contributo di vitalità”, di qui alla “rivitalizzazione”…). Ma ormai la degenerazione-mediatica che sta prendendo il sopravvento preferisce, in mancanza dei fatti reali, di buttarsi sul reality. Al vero che non c’è, avanti col verosimile, ingannando tutti e infilando altra merda nel ventilatore. Ecco perché abbiamo subito precisato che, vere o false o verosimili, quelle conversazioni non sarebbero mai apparse su Dagospia. La mattina abbiamo ancora voglia di guardare la nostra faccia allo specchio. Senza vergognarsi.» Roberto D’Agostino, Dagospia – 07.07.2008
Etichette: Dagospia, intercettazioni, Silvio Berlusconi
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