lunedì, dicembre 15, 2008

un giorno, forse, si capirà che è una questione di cultura e di civiltà

La proposta di legge presentata oggi alla Camera, dopo il weekend di incidenti causati da pirati della strada ubriachi, prevede che il limite massimo di tasso alcolico consentito nel sangue per la guida passi da 0,5% a 0,2%. Sia detto con un pizzico di cinismo: è una proposta che non serve a nulla. Per prima cosa, infatti, ridurre il tasso alcolico a 0,2% equivale a non permettere di bere al conducente, nemmeno quel po’ che il tasso a 0,5% consentiva; il che non è necessariamente un danno, basta essere chiari a riguardo: poco equivalente al nulla sa di presa in giro, molto meglio proibire tout court. Secondo, anche ‘aggiornando’ i limiti, non si risolve il problema: di tutti i pirati della strada – o, generalizzando, di tutti i positivi all’alcool-test – quanti avevano un tasso alcolico dello 0,6%, ovvero di pochissimo sopra il limite consentito? Azzardo: nessuno. Tutti che lo avevano quasi doppio, se non triplo, rispetto a quanto consentito. Chi pensa, sinceramente, che abbassando il tasso gli irresponsabili si adegueranno? Terzo, mettiamo che da domani la proposta sia legge: equivarrebbe a dire che fino ad oggi lo stato ha tollerato che io fossi un potenziale assassino se, dopo essermi bevuto una birra media, ho guidato con un tasso alcolico nel sangue presumibilmente pari a 0,4%, perfettamente entro i limiti consentiti?

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