d'estate si leggono le brevi
[1] Il mio pensiero circa il finanziamento pubblico all’editoria è stato più volte messo agli atti – qui l’ultima e più esaustiva puntata. Quindi che dire del taglio previsto dal Governo? Dispiace, se è vero come sembra che tante testate – e quindi tanto pluralismo, e mica per dire – rischiano di sparire. La mia posizione, però, è quella di Giuliano Ferrara esposta sul Foglio [04.08.2008 – pag.1], ovvero sì alla richiesta di mantenere o ripristinare i contributi ma no a battaglie ideologiche («Perdere la faccia, oltre ai contributi, questo no, cari compagni»), posizione meglio ancora declinata da Adriano Sofri [Piccola Posta – 05.08.2008]: «evitiamo pure proclami narcisisti e campagne ideologiche, ma rivendichiamo di conservare, o ripristinare, i contributi alla piccola editoria politica». Poi Sofri cita il manifesto, Liberazione e Il Secolo d’Italia ad esempio di editoria politica: il manifesto non è propriamente organo di partito –
[2] Pare che l’Unione Europea voglia che sia commercializzata una sigaretta che, nel caso di mancata aspirazione per un minuto, si spegne da sola. Questo, nelle intenzioni, dovrebbe portare ad un «risparmio» di un paio di migliaia di vite l’anno, ovviamente sottratte non alle malattie correlate al fumo, ma agli incendi e ai soffocamenti causa sonno impellente ed incontrollato del tabagista. Una cagata, me lo si consenta: presa una boccata, ci si può addormentare entro un minuto da quella successiva, se si ha veramente sonno. E un tizzone ardente, che si smoccola dalla sigaretta e va a finire sul tappeto, o sul plaid o su quello che volete voi, ci mette ancora meno a scatenare un incendio.
[3] «(Adnkronos) - Furto nell'abitazione estiva di Walter Veltroni sul lungomare di Sabaudia (Latina). Secondo una prima ricostruzione i ladri avrebbero forzato la porta d'ingresso e rubato un computer portatile, una videocamera, un i-Pod e circa 600 euro. Sul posto sono a lavoro gli agenti della polizia scientifica per i rilievi del caso». Questa l’agenzia, nella sua telegraficità e nel suo informare. Ora: sono da poco stato al mare, a casa mia, in un posto oggettivamente più bello e meno cafone di Sabaudia. Anche casa mia, come quella di Veltroni, sta sul lungomare: una posizione che di sera mi invidiereste tutti, si sentono le onde, i profumi della macchia mediterranea, spira sempre un venticello che non vi dico e non passa anima viva. E, sempre come a Veltroni, anche a me sono entrati in casa i ladri durante il soggiorno – nel mentre, compravo frutta fresca. Ma, a differenza di Veltroni, non mi hanno ciulato il telefonino, il televisore né tanto meno due iPod, un computer portatile e molto più che 600 euro in contanti; si sono portati via un po’ di bigiotteria-specchietto-per-le-allodole e una non più recente macchina fotografica digitale. Ah, da me sono arrivati solo i carabinieri, la scientifica ho preferito lasciarla nelle sue faccende affaccendata – molto più importanti delle mie, scommetterei.
[4] Dopo solo un anno di vita chiude
[5] Il nuovo di Beck, Modern Guilt, è un bel disco. Non vi metto il link truffaldino ad Amazon o ad iTunes perché non becco una lira, io!, a farvi questa segnalazione.
Etichette: Beck, editoria, Michela Vittoria Brambilla, Unione Europea, Walter Veltroni
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