venerdì, agosto 31, 2007

Cazzuto, quanto basta

In tempi di magra, si sa, ci si accontenta di tutto. Appena qualcosa sembra mostrare solo un piccolo spunto interessante superiore alla media di ciò che sta intorno, partono le lodi e i tributi. Questa volta, però, è diverso. Non che non siano tempi di magra, questi, per il rock. Non che la voglia di entrare in un negozio di dischi e fiondarsi su una qualunque delle cose uscite – sempre in questo ambito – dall'inizio dell'anno ad oggi sia forte. Anzi, siccome ci conosciamo fin troppo bene, sappiamo subito che l'entusiasmo per l'acquisto durerebbe pochissimo e subito dopo subentrerebbe la delusione, seguita a ruota dalla polvere sullo scaffale e – talvolta – dall'inserzione su Ebay. Ma, ribadisco, questa volta è diverso. Questo è davvero un gran bel disco.

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giovedì, agosto 30, 2007

lunedì, agosto 27, 2007

segnalazione

Quando ti dicono che la blogosfera è un puttanaio tu, per controbattere, non dire che non è vero. Piuttosto fai notare che dentro il puttanaio è sempre un piacere quando ci si imbatte in blog come questo.

martedì, agosto 21, 2007

A risentirci tra qualche giorno.

lunedì, agosto 20, 2007

“Ti serve la busta che ti è arrivata dal consolato? E dammela, dai, che ti offro un caffè”

Rodolfo Casadei, su l'Occidentale, aiuta a capire – per chi ancora non avesse un quadro ben chiaro – quello che è successo all'estero durante le ultime elezioni politiche.

domenica, agosto 19, 2007

colpetti.

Il colpetto alla lettura della Stampa, stamane, era preso a molti. Poi la smentita.

sabato, agosto 18, 2007

Max Roach (1924 - 2007)

Per ricordare Max Roach, batterista che al jazz ha dato moltissimo, si prendano i dischi – tantissimi – nei quali ha suonato, a suo nome e negli ensamble dei più famosi, e li si mettano sul piatto. O nel lettore. Alla peggio, nell’iPod. Poi, se si ha voglia, si legga la raccolta di obituaries apparsi sui più importanti quotidiani internazionali.

The Times [*]
International Herald Tribune [*]
New York Times [*]
Il Foglio [*]
The Independent [*]
The Guardian [*]

sabato, agosto 11, 2007

A risentirci tra una settimana, cari lettori.

[*] e con questi saluti, siamo a 1000 post.

anche la Universal toglie i Drm

In principio fu la Emi a liberare il suo catalogo dai Drm. Ora tocca alla Universal, ma i punti vendita delle canzoni “liberate” dalle protezioni non comprenderanno la Apple, con la quale il colosso discografico ha dichiarato che “non farà più un contratto a lungo termine per la vendita della musica su iTunes”.

la filosofia spiegata dal ragazzo di nome Puccia

Domanda: “Che cosa è per te l’amore platonico?

Risposta: “Una cosa che esiste ancora ma non tutti lo dimostrano” - un ragazzo di nome “Puccia”, 19 anni, nato a Brindisi ma attualmente residente a Genova, intervistato nella trasmissione The Club, All Music, 10.08.2007, ore 15.30 circa.

venerdì, agosto 10, 2007

Valentino, fagli sentire come fa la tua moto.

Secondo il 35% degli italiani, Valentino Rossi ha ragione e ha fatto bene a non pagare le tasse in Italia. Lo rivela un sondaggio di SKY TG24 che attraverso il servizio active e il web propone quotidianamente un sondaggio su una fra le notizie del giorno. Il 65% invece critica la scelta del campione di Tavullia che, secondo l'Agenzia delle Entrate, dovrebbe allo Stato italiano 112 milioni di euro. (agi)

Sarò un berlusconiano medio, un forzista maledetto, un italiano cafone, un nemico della sinistra, un *** - spazio bianco, cari miei nemici: riempitelo con l'insulto che volete. Sarò tutto questo, ma se il “requisito previsto dalla legge per poter esigere il versamento delle tasse” sarebbe la dimostrazione “dell'esistenza di legami con l'Italia”, dove questi legami sono da individuarsi nella “pretesa che Tavullia fosse coperta dalla banda larga adsl di Telecom”, nell'avere lo yacht “ancorato nel porto di Vallugola, a dieci chilometri da casa”, nonché nell'avere “assicurato a Pesaro otto autovetture direttamente possedute o intestate a parenti e società riconducibili al pilota”, se tutto ciò – aggiunto al fatto che Valentino Rossi è residente a Londra, con splendido appartamento affacciato su St. James square – basta a far sì che l'Agenzia delle Entrate – al quale appartengono i virgolettati di questo pezzo estrapolati da un articolo del Corriere della Sera – pretenda che il campione di MotoGp paghi le tasse in Italia, aggiungete pure il mio voto a quello del 35% di italiani dei quali parla il dispaccio AGI di cui sopra.

giovedì, agosto 09, 2007

chi l'ha candidato questo coglione?

Caruso vergogna.

a quando anche il Manifesto?

Dopo le scuse dell'Independent, anche il francese Libération recita una sorta di mea culpa sulla cannabis dopo averne incensato l'uso per anni. “Alla canna bisogna guardare con freddezza. Per i partigiani della depenalizzazione è inoffensiva e per i suoi avversari è quasi diabolica. Ma gli uomini di scienza hanno emesso il loro verdetto: la cannabis favorisce malattie cardiovascolari; è molto pericolosa per chi guida; se consumata in forti dosi, può portare alla schizofrenia” - firmato Laurent Joffrin, direttore di Libération.

mercoledì, agosto 08, 2007

ci facci il piacere.

Si chiede Brarbara Palombelli (La Stampa, 08.08.2007, pag.1) in una lettera indirizzata al direttore, cosa accadrebbe in Italia “se Clio Napolitano o Flavia Prodi […] si trasformassero in ministri degli Esteri-ombra e iniziassero a girare il mondo per riacciuffare ostaggi”. Il riferimento è a Cécilia Sarkozy, la moglie del Presidente della Repubblica Francese, e ai recenti casi delle liberazioni di infermerie bulgare condannate a morte in Libia per una presunta diffusione di Aids e della liberazione – ancora in corso, dopo un primo falso allarme – di Ingrid Betancourt, la franco-colombiana che sarebbe ostaggio in Venezuela della Farc da oltre cinque anni.

Lancia la provocazione, la Palombelli, e lo fa con una lettera fumosa e senza che il lettore possa capire dove la nostra vuole arrivare. Dimostrare che Cécilia ha le palle, sembra essere improbabile – “Supercecilia”, la chiama nell’articolo, e si legge in quel prefisso più un tentativo di farne una caricatura che un’eroina. Dimostrare che in Italia qualcuno avrebbe storto il naso e alzato il ditino in presenza di una first lady che si adopera – se in modo spettacolare, a chi importa? – per liberare degli ostaggi? Può essere, ma spiegate alla first lady mancata nel 2001 che, anche se fosse, preferiremmo la liberazione degli ostaggi, seppur con i sorrisi e i vestiti “all’italiana – Prada, nelle uscite ufficiali – o all’americana – t-shirt Ralph Lauren, al ritorno dalla missione di Tripoli” alle dichiarazioni imbarazzanti nelle quali talvolta tocca imbatterci - per dirla tutta, in questo momento qualunque cosa sarebbe meglio di D’Alema, forse anche sua moglie. O vuole forse semplicemente dire che anche Flavia Franzoni in Prodi, se solo volesse – e, d’altronde la sua “passione civile è forse perfino più antica e forte di quella di Romano” – potrebbe essere anche lei un perfetto – e anche bellissimo? – “ministro degli Esteri-ombra”?

martedì, agosto 07, 2007

sempre più piccoli.

Anche il New York Times ha fatto un giro in lavatrice, a troppi gradi e senza ammorbidente.

lunedì, agosto 06, 2007

consigli per gli acquisti.

Per quella parte di blog che si suppone essere [anche] un diario privato, segnalo le ultime tre letture. Estive, quanto basta.













Alberto Arbasino, “Le Piccole Vacanze”, Adelphi, 2007, 247 pag., brossura












Aldo Busi, “Bisogna Avere I Coglioni Per Prenderlo Nel Culo”, Mondadori, 2006, 306 pag., rilegato












Edoardo Camurri, “L’Italia Dei Miei Stivali”, Rizzoli, 2007, 199 pag., brossura

Sircana ha procurato il manoscritto di Harry Potter, noi possiamo avere Meryl Streep come premier?

Tutti sapete che Romano Prodi si è portato in vacanza, come edificante lettura estiva, l’ultimo – non mi sono scappati corsivo e sottolineatura – libro della saga di Harry Potter. Lo sapete perché, con questa storia, i giornali di agosto – quindi imbarazzati nel costruire i menabò – ci hanno fatto qualcosa, chi una pagina di sfottò e chi solo un misero box per non imbarazzare i suoi lettori più filogovernativi.

Poi tutti avrete visto il film Il Diavolo Veste Prada, pellicola che lo scorso inverno ha sbancato al box office pur non mantenendo le attese che le si erano create intorno. E siccome tutti lo avete visto, ricorderete di quando la giovane stagista Andy è incaricata da Miranda, la direttrice di Runaway che dovrebbe essere la trasposizione cinematografica del Vogue by Anna Wintour, di procurare per le figlie gemelle una copia dell’ultimo libro di Harry Potter, di cui per il momento solo l’autrice J.K. Rowling possiede il manoscritto, tra l’altro parecchio top secret. Siccome pare ormai fin troppo chiaro al lettore che tutti avete visto il film in questione, tutti saprete che Andy riesce a stupire la temuta direttrice riuscendo nell’impresa impossibile di procurare alle odiose gemelline copia del suddetto manoscritto.

Veniamo al dunque, che ci abbiamo ricamato già troppo. Prodi, a quanto pare, ha in mano l’ultimo – ecco il motivo del corsivo e della sottolineatura – libro di Harry Potter in italiano, che stando al sito Internet Bookshop si chiama Harry Potter and the Deathly Hallows e fino a gennaio 2008 non è prevista traduzione italiana. Potremmo dire che il premier la faticaccia di capire Harry Potter in inglese, e per giunta sotto l’ombrellone, non se la sente proprio di farla, ma siamo qui per fare poco gli stronzi e il punto, francamente, è un altro. Il punto è: possiamo infilare Romano Prodi in una pellicola di cellulosa, magari dandogli in gestione anche l’equivalente cinematografico di Micromega almeno quanto Runaway nel film lo è di Vogue, e prenderci Meryl Streep come Presidente del Consiglio pro tempore? Almeno fino al prossimo caldissimo autunno, quando – lo ha detto anche Ferrero – si andrà al voto in seguito alla caduta dell’esecutivo.

domenica, agosto 05, 2007

la Gazzetta di famiglia

Stamane con immenso stupore – dove lo stupore, va da sé, era cosa gradita – non ho trovato la lenzuolata sbobbosa di Barbara Spinelli su La Stampa. In compenso c’era un colloquio con il di lei ganzo, il ministro dell’economia Tommaso Padoa Schioppa.

venerdì, agosto 03, 2007

La cosa non è più fresca, anzi. Nel giro di 24 ore l’hanno ripresa un po’ tutti, e il mormorio che ne è derivato ha fatto sì che ormai praticamente chiunque ne sia a conoscenza. Epperò, lasciatemelo dire, la freschezza di questa cosa non può scadere così presto. Non si può misurare solo nell’eco, nel chiacchiericcio da bar o da intellettuali non importa, nel riprendere il testo quasi ovunque. Quindi, per i posteri, la riprendo anche io.

mercoledì, agosto 01, 2007

I pezzi migliori, quelli che filano via lisci, che argomentano, che spiegano, che tagliano il lettore, insomma, quelli veramente imperdibili, mi vengono nel dormi-veglia. Esatto, in quel particolare stato di trance, in quell’anticamera lucente tra il sonno e la vita. Porca puttana.