martedì, febbraio 28, 2006

Decalogo del perfetto P.

Tratto da: Jenna Jameson, Vita Da Pornostar, Sonzogno Editore. Ripreso anche dal Foglio 27.02.2006 pag. 1


Mi
intendo di sesso come alcuni si intendono di musica o di computer. È il mio mezzo di sostentamento. Se le donne che fanno altri mestieri parlano di tasso d’interessi o di contratti, noi parliamo di cerette al pube e di come eliminare il sangue mestruale dalle mutandine. Ma quello che le donne mi chiedono più spesso è come si fa un pompino a regola d’arte.
I. Stabilire un contatto visivo: quando vi chinate su di lui, toglietevi i capelli dal viso e guardatelo con occhi da cerbiatta. Fate in modo di offrire un bello spettacolo, perché gli uomini si eccitano per ciò che vedono.
II. Cominciare piano: cominciate piano, leccandolo. Poi metteteci intorno la bocca e, infine, dopo 10 minuti, cominciate a massaggiare la base con la mano. Ma sappiate che, se usate la mano e la bocca contemporaneamente, molti uomini vengono in fretta, e poi la festa finisce.
III. Usare le mani con saggezza: oltre a carezzarlo, cercate di solleticargli un po’ le palle. Le carezze a due mani, soprattutto se entrambe ruotano in direzione opposta, sono piacevoli, ma possono farlo arrivare al capolinea troppo in fretta. Se avvertite una frizione eccessiva, state sbagliando qualcosa.
IV. Sputare prima di deglutire: la saliva non serve solo a ridurre la frizione e a fungere da lubrificante naturale, ma per lui è anche sexy. Il segreto per avere una saliva consistente è farla arrivare in gola. Più profondo è il luogo da cui proviene, più la saliva è densa.
V. Guardarlo mentre si fa una sega: gran parte degli uomini non si limitano a spingere su e giù lo stantuffo. Guardatelo mentre si masturba, e capirete cosa gli piace. Di solito, nel movimento c’è uno slancio. Immaginate come vi piacerebbe essere toccate, e concedetegli un po’ di torsione del polso.
VI. Usare la lingua: mentre ce l’avete in bocca, tirate fuori la lingua il più possibile. Poi, muovetela rapidamente sulla parte inferiore del pene. All’inizio, vi verrà da vomitare, ma il vostro partner nominerà il nome di Dio invano entro qualche secondo.
VII. Coprite i denti: molte ragazze coprono i denti con le labbra per proteggerlo, ma il problema è che così si crea uno spigolo rigido. Invece, coprite i denti inferiori con la lingua, e aprite la bocca il più possibile
VIII. Onorare lo scroto: questa piccola variante compare di rado nei film, perché non è bella da vedere. Ma fa un bell’effetto. Mettete in bocca tute e due le palle (se necessario, succhiatele) e masturbatelo con la mano. Poi, allungate la lingua in modo da leccare la parte sensibile fra l’ano e le palle.
IX. Fare esperimenti facciali e di deglutizione: il “facciale” è quando un uomo vi viene in faccia, e non esiste uno che non si ecciti per questo. Anche la deglutizione è molto eccitante. Anche se bisogna farci la bocca, il sapore è migliore se lui segue una buona dieta (che comprenda l’ananas o il succo d’ananas).
X. Non prenderlo negli occhi: non solo brucia, ma può provocare un’infezione. Dopo, lavatevi la faccia con acqua tiepida. L’acqua troppo calda lo fa indurire e diventa difficile toglierlo. L’ultima cosa che volete è andare a scuola o al lavoro con lo sperma sul mento.

domenica, febbraio 26, 2006

Spulcia e rispulcia - 3

A Rio De Janeiro non è stato carnevale per tutti. Mentre sulle strade si riversava la folla in festa, dei ladri hanno fatto irruzione nel museo Chacara Do Ceu, nel quartiere di Santa Teresa, ed hanno portato via dei Picasso, dei Dalì, dei Monet e dei Matisse. Martedì grasso? [LINK]

Sheryl Crow ha un tumore al seno. Lo ha annunciato la cantante – ed ex compagna del ciclista Lance Armstrong – stessa sul suo sito web. E’ stata operata mercoledì scorso a Los Angeles, e il decorso post operatorio sta procedendo senza ulteriori complicazioni. Ordine Generale, che da sempre è segretamente innamorato della bella americana, augura a Sheryl tutta la fortuna possibile [LINK]

Cosa succede se il sindaco di una città grossa e importante come, ad esempio, Londra, dà del nazista – precisamente ad una guardia dei campi di concentramento nazisti - ad un giornalista ebreo? Quello che è accaduto a Ken Livingstone: si viene, giustamente, sospesi per un mese. Ci rendiamo conto della gravità della notizia, ma allo stesso tempo come non ritenerla curiosa? [LINK]

Serviva un docente di linguistica – per giunta sul sito dell’Enciclopedia Treccani – per dire che le canzoni di San Remo sono banalotte ed hanno la rima “cuore-amore”. A quanto pare sì. Cosa non si fa per portare un po’ di pubblicità ad un festival in picchiata libera ancora prima di incominciare. [LINK]

I redivivi Sex Pistols – dei quali il chitarrista, Steve Jones, farebbe bene ad incominciare una crociata contro la pastasciutta a giudicare dalle ultime foto – hanno rifiutato l’ingresso nella Rock’n’Roll Hall of Fame. Il motivo? La celebre istituzione sarebbe per i quattro (ex?) punk rockers inglesi solamente “urine in wine”. [LINK]

Poi dicono che solo i fessi scaricano canzoni legalmente. E allora chiamate fesso anche chi ha scaricato la miliardesima canzone su iTunes, tale Alex Ostrovsky, e si è aggiudicato la bellezza di: 1 iMac, 10 iPod e un buono da dieci mila dollari da spendere nell’iTunes Music Store. Ora immagino che vorreste sapere che canzone è valsa tutta questa fortuna, giusto?
Speed of Sound dei Coldplay, dall’ultimo disco ‘X and Y’. [LINK]

According to the
International Programs Center, U.S. Bureau of the Census, the total population of the World, projected to 02/26/06 at 13:14 GMT (EST+5) is 6,500,110,063 [LINK]

Spulcia e Rispulcia - 2
Spulcia e Rispulcia -1

l'Unione dei cineasti

Capezzone – del quale so che ogni tanti mi legge – vorrebbe rinviare l’uscita del nuovo film di Nanni Moretti, il Caimano, prevista per il 24 marzo, a dopo le elezioni. E nel centrosinistra si è aperto l’ennesimo – futile? – dibattito. Segno che la paura ce l’hanno sul serio, se devono anche intromettersi nelle faccende cinematografiche di un regista che – pensa un po’! – li appoggia anche.

Ecco i partiti della Casa delle Libertà

Le elezioni politiche del 9 aprile si stanno avvicinando sempre di più, giorno dopo giorno. I partiti si organizzano, fanno la “campagna acquisti” che neanche fossimo in Serie A. Ma è davvero così che si vincono le battaglie elettorali, “rubando” questo personaggio o questo intero partito a quella coalizione. E andando ad aumentare il bacino degli elettori includendo anche i cosiddetti “partiti-bonasi”, piccole liste che spesso esistono per appena una tornata elettorale. Ma che, come deve aver pensato bene il Premier, sono determinanti per la vittoria o la sconfitta. Ecco quindi che il Cav. di questi micro-partiti ne ha inglobati molti. E Ordine Generale cerca dunque – da elettore di centrodestra – di fare un’analisi tra il serio e il faceto – ché non si vuol far torto a nessuno -, dei gruppi politici che compongono la Casa delle Libertà.

Forza Italia
: è il partito fondato da Silvio Berlusconi nel 1993 al momento di scendere in politica. Senza dubbio il più grande – in termini di struttura e di consensi, stimati dagli ultimi sondaggi intorno al 20% - partito all’interno della Casa delle Libertà, è formato principalmente da ex socialisti ed ex della Dc, più qualche anima del vecchio Partito Liberale italiano. Gli uomini che lo compongono, almeno nella fase iniziale del partito, provengono dalle imprese del Cav., come Pulitalia, e sono stati scelti personalmente da uno dei tanti bracci destri di Berlusconi, Marcello dell’Utri. A causa proprio della provenienza delle persone che lo compongono, il partito prenderà il soprannome di “partito-azineda”. Alle prossime politiche Forza Italia punta a consolidare Silvio Berlusconi come leader del centro-destra e a guadagnare consensi, di molto diminuiti rispetto alle politiche del 2001. Sito Web: www.forza-italia.it Organo Ufficiale: nessuna tra le pubblicazioni nazionali è organo ufficiale del partito; tuttavia molti quotidiani, tra i quali Il Foglio, Libero, Il Tempo e, su tutti, Il Giornale di famiglia, sono ritenuti “vicini” a Forza Italia.

Alleanza Nazionale
: è il partito più “trasformato” di tutto il centrodestra. Deriva dal Movimento Sociale Italiano (MSI) di Giorgio Almirante – del quale all’interno del logo conserva ancora la fiamma tricolore – ed è stato fondato da Gianfranco Fini in seguito alla svolta del 27 gennaio 1995 di Fiuggi, dove ha deciso di abbandonare i riferimenti al fascismo e di abbracciare tutti coloro che hanno idee conservative e democristiane. Vive molte contraddizioni – e molte “correnti” – che lo fanno rimanere sempre in bilico tra la destra conservatrice – Alemanno – e la destra liberale – Fini -, ma nonostante tutto gode di ottima fama e di ottima crescita. Il suo leader, nonché Vicepremier e Ministro degli Esteri, Gianfranco Fini, ha spiazzato gli italiani e i suoi colleghi di partito più e più volte, tra le quali in occasione del referendum sulla legge 40 e in alcuni coming out televisivi (indimenticabile, in questo senso, il “cannone” fumato in Giamaica, raccontato a Fabio Fazio, che lo ha “rincoglionito per tre giorni interi”, e tutta Italia nel frattempo si chiedeva il nome del pusher). Non parlate all’interno del partito di Alessandra Mussolini e dei suoi “scagnozzi neofascisti”, potrebbero prendervi a manganellate. Sito Web: www.alleanzanazionale.it Organo Ufficiale: da sempre Il Secolo d’Italia. Altri giornali, tra cui l’Indipendente diretto proprio dal parlamentare Gennaro Malgieri, sono considerati vicini ad Alleanza Nazionale.

Lega Nord
: il partito che è stato un gran bel calcio in culo al sistema italiano dei primi anni 90 ora sembra accusare la mancanza del suo leader Umberto Bossi – che è stato costretto da problemi di salute a darsi una “calmata” – e si è un po’ perso tra la difesa delle radici cristiane e della cristianità degli Europei – ma mica erano usi a celebrare riti celtici? – e la controffensiva nello scontro di civiltà. L’opinione più diffusa riguardo la Lega Nord è la seguente, ed è perfetta: “dice cose che la maggioranza degli italiani condivide, ma lo fa in termini volgari ed improponibili”. Che vi piaccia o no è la verità. Viene accusata dall’Udc di ricattare Berlusconi su argomenti come la devolution perché il Cav. sa benissimo che senza la Lega non vince – va – da nessuna parte; tuttavia “ricatta” conscia di una percentuale di voti – e quindi di peso – maggiore dell’Udc. In passato fieri portavoce del “celodurismo” nordico a dispetto della “mollezza” terrona, ora hanno trovato accordo con il Movimento per l’Autonomia di Raffaele Lombardo – anch’esso dunque per la Cdl – sorta di “Lega Sud”, se l’idea non vi pare eccessiva. Sito Web: www.leganord.org Organo Ufficiale: La Padania, nella quale Umberto Bossi svolge anche il non meglio precisato compito di ‘direttore politico’. Ogni tanto Libero sposa qualche causa vicina alla Lega, e a metà anni 90 l’Indipendente di Vittorio Feltri, pur non essendo organo ufficiale della Lega, era indicato da Bossi stesso come il giornale “da comprare, perché Feltri non è leghista ma è uno che la sa lunga”.

Unione dei Democratici Cristiani e Democratici di Centro - Udc
: partito di derivazione Dc formato nel 2002. Tre dei suoi componenti di spicco ricoprono cariche importanti nel terzo governo Berlusconi: Pier Ferdinando Casini è il Presidente della Camera, Carlo Giovanardi è il Ministro dei rapporti con il parlamento e Rocco Bottiglione è il ministro dei Beni Culturali. Ai tempi in cui il segretario era Marco Follini – ora è Lorenzo Cesa -, il partito è stato considerato – e non a torto – come il peggiore alleato di Silvio Berlusconi. Follini metteva la sua boccuccia – a culo di gallina, come direbbe Andrea Mercenaro del Foglio – ovunque, creando situazioni positive più al centrosinistra che al centrodestra – basti pensare che è riuscito anche a mettere in dubbio la leadership di Berlusconi. Da quando si è dimesso le cose vanno un po’ meglio, e l’Udc sembra essere diventato quasi un partito “normale”. Resta però il problema di fondo: deriva dalla Dc. Sito Web: www.udc-italia.it Organo Ufficiale: pare essere una newsletter, tale “Notiziario Centrista”, raggiungibile dal sito web del partito.

Nuova DC – Nuovo PSI
: è il binomio che vede unite le “rifondazioni” dei due partiti politici più importanti del Penta-partito. Insomma, gente che ha governato l’Italia per “è meglio non ricordare quanti anni”. La Nuova DC è fondata da Gianfranco Rotondi, prima all’interno dell’Udc e poi in veste “autonoma”; il Nuovo PSI è uno dei tanti partiti che sono nati dalle ceneri del PSI – l’altro importante è l’SDI di Boselli, ora nella Rosa nel Pugno con i Radicali – e rispecchia la corrente più Craxiana del socialismo italiano – intesa come Bettino e non come Bobo che invece è corso nell’Unione, ed è la più craxiana se non altro perché ha avuto la decenza di non allearsi con chi li uccise anni prima – Di Pietro – o con chi li mise alla gogna – Comunisti, ex post e still vari. Si presenteranno insieme per la Camera, mentre la Nuova DC correrà da sola per il Senato. Non si conoscono particolari controindicazioni per questo nuovo movimento: dei Socialisti si dirà tutto il bene possibili, mentre per i neo Dc ancora non è successo nulla di importante, anche se basta il fatto che comunque è tutta gente che ha abbandonato l’Udc. In bocca al lupo al partito che più di tutti si presenta come l’erede del Penta-Partito. Sito Web: www.lademocraziacristiana.it www.nuovopsi.com Organo Ufficiale della Nuova DC: La discussione, direttore politico Paolo Cirino Pomicino. Organo Ufficiale del Nuovo PSI: tale Lab, nessun’altra informazione a riguardo. Una volta il giornale dei socialisti era L’Avanti!, ora dopo la divisione Nuovo PSI – SDI ci ritroviamo con il settimanale l’Avanti! della domenica – ritenuto vicino allo SDI – e con il quotidiano ‘Avanti! – senza la ‘l’ ma con l’apostrofo in testata, ritenuto più vicino al Nuovo PSI.

Repubblicani
: il Partito Repubblicano Italiano è nato da una costola del Partito Repubblicano Italiano. Già, proprio così. L’altra costola, quella che fa capo a Luciana Sbarbati, ha formato il Movimento Repubblicano Europeo ed è parte costituente dell’Ulivo. Il Pri invece, forte di un Giorgio la Malfa figlio di Ugo La Malfa ministro alle Politiche Comunitarie e del presidente Francesco Nucara viceministro all’ambiente, è rimasto fedele a Berlusconi. Ad Ordine Generale il partito repubblicano, benché un po’ troppo sinistroide, sta un simpatico. Anzi, simpaticissimo. E non diremo quindi nulla di cattivo, tranne che nel passato fu travolto, come tutte le altre componenti del Penta-Partito, da Tangentopoli. Sito Web: www.pri.it Organo Ufficiale: da sempre, La Voce Repubblicana. Che credo sia l’unico giornale che oltre a non trovarsi nelle edicole – se qualcuno l’ha visto per favore me lo segnali – non ha nemmeno un sito internet sopra il quale leggerlo. Pensare che persino Il Campanile Nuovo dell’Udeur ce l’ha.

Partito Liberale
: Il partito liberale lo si rispetta tantissimo. Ci piace – un po’ come quello Repubblicano, ma non ditelo a loro perché gli uni sono, appunto, repubblicani e questi invece appoggiarono la monarchia nel referendum del 2 giugno 1946 – per la Storia e la Tradizione. Il peso elettorale è quello che è, ma giustissimo avere ancora in coalizione un gruppo che si proclama “liberale” a tutto tondo. Suggerisco la stessa cosa detta anche per i Repubblicani e per i Riformatori Liberali: ricordare al Cav. – tenendolo, se necessario, per le palle – più spesso il termine “liberalismo”. Sito Web: www.partitoliberale.it Organo Ufficiale: l’Opinione delle Libertà, diretto da Arturo Diaconale e vicino, vicinissimo, sia al pensiero della Casa delle Libertà che alla Right Nation americana (Diaconale è anche cittadino dell’aggregatore Toqueville).

Riformatori Liberali
: I Radicali Italiani nel 2005 si sono divisi: una parte – comprendente Pannella, Bonino e Capezzone – ha fondato la Rosa nel Pugno insieme all’SDI di Boselli ed appoggia l’unione; l’altra, quella meno conosciuta di Taradash, Calderisi e Della Vedova, ha formato questi Riformatori Liberali, i radicali per Silvio Berlusconi. Sono un soggetto nuovo, piccolo ed interessante. Dovrebbero tenere, insieme ai Repubblicani e ai Liberali, un po’ di più Berlusconi per le palle e ricordargli una parola: liberalismo. Si ammirano, molto di più di quelli della Rosa nel Pugno i quali, sì, stanno facendo man bassa di uomini e crescendo a dismisura, ma si accorgeranno di quanto – nulla – potranno fare nell’Unione di Prodi insieme a Diliberto e Bertinotti. Sito Web: www.riformatoriliberali.org Organo Ufficiale: non pervenuto. Si ritiene l’Opinione delle Libertà molto vicino al pensiero dei Radicali del Centro Destra.

Alternativa Sociale: Quando Gianfranco Fini andò in Israele e da laggiù disse che “il fascismo fu il male assoluto del XX Secolo” Alessandra Mussolini – nipote di – non la prese mica troppo bene. E se ne andò da Alleanza Nazionale formando questa coalizione politica che comprende il partito della Mussolini – Azione Sociale – più il Fronte Sociale Nazionale di Adriano Tilgher e Forza Nuova di Roberto Fiore. Proprio a causa di queste alleanze nei giorni scorsi è ritornato in voga il termine “impresentabile” ad indicare appunto questi leader neofascisti. Silvio Berlusconi ha quindi detto che Alessandra Mussolini sarebbe stata, da persona democratica, garante della democraticità dei candidati di Alternativa Sociale. Il risultato è stato: la coalizione appoggia la Casa delle Libertà ma Tilgher e Fiore non si candideranno. Democraticità. Ordine Generale spera che prima o poi la Nipote torni in An, e già si immagina il giorno in cui lei è Gianfranco Fini si abbracceranno e l’Alessandra, con fare da nonna che si preoccupa per il nipote, lo rimprovererà dicendogli “A Gianfra’, mo’ te fai pure gli spini, mannaggia a tte…” [vedi alla voce: Alleanza Nazionale] Sito Web: www.aseuropa.it Organo Ufficiale: Azione per il partito di Alessandra Mussolini Azione Sociale, giornale on line ad uso presumibilmente interno al partito ma consultabile da chiunque tramite il sito web di Azione Sociale; non pervenuti per quanto riguarda Forza Nuova e il Fronte Sociale Nazionale – il che forse è sintomo della bonarietà del detto “non tutto il male viene per nuocere”.

Fiamma Tricolore
: altro partito di ultra-destra che appoggia la Casa delle Libertà. Nato anch’esso in seguito al rifiuto della “Svolta di Fiuggi” operata da Gianfranco Fini all’MSI [vedi alla voce: Alleanza Nazionale], il suo leader Luca Romagnoli nell’ultima settimana si è distinto per aver negato l’esistenza delle camere a gas – io la notizia non l’ho letta, così mi hanno riferito e dunque non ci si mette la mano sul fuoco più di tanto -, finendo anch’egli nella lista degli “impresentabili”. Anche in questo, il risultato è lo stesso dei casi Tilgher e Fiore: il partito appoggia ma il leader non si candida. Una volta all’interno vi era anche Pino Rauti, che poi ha abbandonato e fondato il Movimento Idea Sociale. Particolare: sono contro la guerra in Iraq e decisamente filo-palestinesi. Quasi certa l’incazzatura di Gianfranco Fini. Sito Web: www.fiammatricolore.net Organo Ufficiale: il periodico nazional-popolare l’Antagonista e il quotidiano Linea, descritto dallo stesso sito internet de l’Antagonista come “organo ufficiale del MSFT – Movimento Sociale Fiamma Tricolore” ma che ha invece in gerenza la dicitura “organo dei nazionalpopolari”.

Mis con Rauti
: è il partito che Pino Rauti – storico personaggio della destra italiana – ha fondato in seguito all’esclusione dalla Fiamma Tricolore [vedi alla voce: Fiamma Tricolore]. Silvio Berlusconi ha promesso 7 posti nelle liste di Forza Italia, e Pino Rauti è l’unico leader di un partito di estrema destra che non è finito nella lista degli “impresentabili” e può dunque promuovere la sua personale candidatura all’interno della Cdl. Sito Web: www.misconrauti.org Organo Ufficiale: il foglio politico elettronico Il Legionario.

Italia Moderata
: poche notizie si hanno di questo soggetto politico, se non che si colloca al “centro-centro nel senso più puro del termine” e già le cose per quanto mi riguarda si mettono male. Lo slogan, accattivante, è: “Noi siamo l’avvenire del paese”. Speriamo che portino bene, anzi benissimo, a Silvio Berlusconi e al centrodestra tutto. Sito Web: www.italiamoderata.it Organo Ufficiale: non pervenuto.

Federazione Italiana Pensionati Uniti
: è la lista dei Pensionati che aderisce alla Casa delle Libertà. L’accordo con Silvio Berlusconi è stato raggiunto il 12 ottobre, quando il Presidente del Consiglio Nazionale di Forza Italia Alfredo Biondi e il Coordinatore di Forza Italia Sandro Bondi hanno incontrato Filippo de Jorio, Coordinatore della Consulta dei Pensionati (organo che ha nel suo interno 104 associazioni nazionali dei pensionati). Berlusconi ha promesso: cinema gratis, stadio gratis, cani gratis, musei gratis agli over 70. Tra i quali, dal 29 settembre prossimo, lui stesso. Auguri. Organo Ufficiale: non pervenuto.

No Euro Iniquo
: con un nome così il movimento politico fondato nel 2004 da Renzo Rabellino mica poteva stare con l’Unione di un Prodi che l’Euro l’ha voluto – e svenduto –, giusto? Ecco che allora la Cdl “aggiunge un posto a tavola” e accoglie questo partito, il programma del quale è tutto incentrato sulla moneta – odio per l’Euro e nostalgia per la vecchia Lira. Sito Web: www.noeuro.it Organo Ufficiale: non pervenuto.

Patto per la Sicilia
: noi siamo persone carine ed educate, e mai vorremmo parlare male di un partito. In questo caso dunque ci asterremo, anche se la cronaca è cronaca e la notizia è quindi da dare: Patto per la Sicilia rischia di essere ricordato più che per il suo “determinante” peso politico, per il video ultratrash che gira in rete, del suo candidato Giovanni Bivona – buttate un occhio su google, non dovrebbe esservi difficile recuperare il filmato. Detto questo, la notizia di un alleanza di questo partito con la Casa delle Libertà l’ho annotata sul taccuino, segno che da qualche parte l’avrò pur letta. Strano, perché sul sito web ufficiale non riesco a trovare riferimenti concreti. Se dunque ho erroneamente inserito “Patto per la Sicilia” in questa lista, fatemelo notare nei commenti e provvederò all’immediata rimozione. Sito Web: www.pattoperlasicila.it Organo Ufficiale: non pervenuto.

Alla lista mancherebbero, secondo i miei dati, anche i
Verdi-Verdi – verdi per il centrodestra – e il movimento “Progetto e Natura”. Non si sono trovate notizie a riguardo.

sabato, febbraio 25, 2006

Strani pensieri...

Leggendo il blog di Luca Sofri, tra le tante una cosa mi è subito balzata in mente: chissà quante volte compariranno le parole iPod ed iTunes? Qualcuno si offre per la conta?

venerdì, febbraio 24, 2006

Spulcia e rispulcia - 2

La sigla del reality show La Fattoria è un famoso brano di Renato Carosone, Caravan Petrol. Ma, come un attento lettore di Tv Sorrisi e Canzoni ha fatto notare, all’interno del testo la parola ‘Allah’ è stata sostituita con la più Islamically correct ‘pascià’. Insomma, semplice cautela visti i tempi che corrono, od ulteriore calo di braghe? [LINK]

Siete circondati da pc portatili, tutti connessi alla Rete tramite connessioni wi-fi e sentite dei mal di testa? Non preoccupatevi, potrebbero essere le onde elettromagnetiche che sono dannose e voi non lo sapete. Sta di fatto che in Canada hanno vietato l’utilizzo di questo tipo di connessione, partendo dal presupposto che le onde elettromagnetiche facciano davvero male, fino a che non sarà dimostrato il contrario. [LINK]

Volete sapere quali sono le dieci invenzioni che vi cambieranno la vita? Forbes ha stilato la classifica. Io l’ho letta per voi, e sono tutte delle cazzate colossali. Tuttavia, se volete proprio farvi due risate, trovate il link apposito alla fine di questa riga [LINK]

Il Premier Silvio Berlusconi ha affermato durante un’intervista a Radio Arancia Network – musica spremuta tra un’intervista e l’altra? – che su di lui il tempo non ha effetto perché ha utilizzato tutti gli espedienti che “la tecnologia ha messo nelle mani della scienza medica” [sic]. [LINK]

La miliardaria ed ereditiera Paris Hilton ha colpito ancora: dopo il video hard che l’ha vista coinvolta con il suo ex fidanzato – dal fin troppo eloquente titolo “One Night In Paris” -, ne sta per arrivare un altro, genere lesbo, girato a Las Vegas con l’ex plasmate Nicole Lenz. Per i più zozzi di voi sono state già messe in rete delle immagini – su, cercate, che queste non ve le linko – ma i più attenti parlano già di falso: il seno della bionda e sedicente Hilton sembrerebbe troppo grosso per essere vero [LINK]

Tenetevi forte, perché dopo la notizia precedente ne è arrivata un’altra riguardante Paris Hilton: pare, e le voce sembrerebbero confermate, che la nostra sia la candidata numero uno per il ruolo di Madre Teresa di Calcutta nel prossimo film del regista indiano T. Rajeevnath, il quale per iniziare le riprese starebbe aspettando solamente il “via libera” dal Papa [LINK]

Non è che quest’anno il Festival di S.Remo risulterà essere ancor più “in sordina” rispetto agli altri anni? Non che la cosa da queste parti interessi particolarmente. Anzi, si potrebbe anche sperare in un calo di popolarità gossipara e in un aumento di qualità prettamente musicale, essendo il festival della canzone italiana e non di quella indecente. Solo che sembra strano, molto strano, che se ne parli poco. Quasi nulla, ad esclusione delle polemiche di qualche tempo fa riguardo l’esclusione di Annalisa Minetti (perché non vedente, dissero) e della riesumazione del cadavere di Tenco, riesumazione che si sperava riuscisse a portare un poì di pubblicità. Allora ne parliamo un po’ noi? Eccovi un link, uno a caso tra i mille dedicati al tema [LINK]


According to the International Programs Center, U.S. Bureau of the Census, the total population of the World, projected to 02/24/06 at 18:19 GMT (EST+5) is 6,499,745,429 [LINK]


Spulcia e Rispulcia - 1

giovedì, febbraio 23, 2006

Prodi e la sua voglia di Paperopoli

Dunque, Romano Prodi ha dichiarato che i suoi sondaggi lo vedono in testa. Bene, buon per lui; il Cav. dice il contrario, ma come si sa “ogni sondaggio è bello a mamma sua”. Il punto, mi sembra chiaro, non è questo. C’è dell’altro. Prodi, colpito dal solito vittimismo, ha dichiarato che nella Casa delle Libertà ci sarebbe Zio Paperone. Facile individuarlo nel Cavaliere. Invidia? Può essere, ma lasciamo perdere. A questa – già di per sé ridicola – affermazione, ha anche aggiunto: ci sono anche Qui, Quo e Qua che ad ogni mia dichiarazione replicano. Dunque dunque Romano Prodi mi fa l’esperto di Walt Disney? Perfetto. Non so ai suoi tempi, ma ai miei – e sono già “lunghi” – Qui, Quo e Qua erano sì contenti e rispettosi del loro “zione” – “zio” semplice era Paperino Paolino – ma allo stesso tempo sbuffavano – insieme, appunto, a Paperino Paolino – quando il multi-extra-mega-fanta-miliardario li chiamava tutti al suo cospetto per comunicare loro qualche sua nuova “trovata” – erano contenti ed esultavano, e qui sì a differenza di Paperino Paolino, quando invece lo “zione” li invitava a seguirlo nelle sue “missioni” alla ricerca di oro o per concludere l’affare. Dunque si capisce come la metafora disneyiana vada bene, sì, per il Cav., ma non certo per i suoi collaboratori, individuati appunto nei tre nipotini Qui Quo e Qua e nella vita reale da “Tajani e gli altri” [sic]. Il discorso di Prodi rimane perciò in sospeso e risulta essere inconcludente, in quanto non rende bene l’idea di ciò che probabilmente voleva dire (suggeriamo, così, come aiuto “da nemici”, e sempre per rimanere nel campo dei fumetti di Walt Disney: Topolino-Cav. con i fidi Pippo e il commissario Basettoni). Tocca dunque ad Ordine Generale conferire un senso al lavoro che Prodi ha lasciato a metà. Bene, assodato che il Cav. è Zio Paperone – d’altronde, come non essere d’accordo? – ed altrettanto appurato che i suoi collaboratori non possono essere Qui, Quo e Qua – come invece affermato dal leader dell’Unione – ci suggeriamo di trovare proprio per il mortadellone un alter ego nei fumetti di Walt Disney: Ciccio. Perfetto, no? Non fa altro che dormire, combinare pasticci, mangiare. E in più gli assomiglia pure. E in questo modo Prodi non lascia il Cav. da solo a Paperopoli, ma potrà continuare anche lì il confronto elettorale. E mentre sulla terra dice di voler Fede, a Paperopoli magari chiamerà Battista.

Spulcia e rispulcia

Vediamo se riusciamo a farla diventare una rubrichetta da fare almeno 2-3 volte alla settimana? Proviamoci. Da oggi prende il via su Ordine Generale questa breve rassegna stampa con le notizie – cazzatelle? – più curiose prese dalla rete. Godetene se non ne siete a conoscenza, abbiate pietà del qui presente autore nel caso vi suonassero come vecchiume.

Vibratori nelle farmacie? A Roma questo sogno per donne pruriginose – e siano lodati, ora e sempre, questi stupendi giocattolini – è diventato realtà: grazie ad un accordo tra un’azienda produttrice di profilattici e l’Azienda farmasociosanitaria della Capitale, nelle farmacie di Roma troverete esposti questi particolari “massaggiatori intimi”. Si avvisano però le più calde tra le mie lettrici: cercateli bene, perché a quanto pare non tutti i farmacisti sono d’accordo nell’esporli in bella evidenza, tra un apparecchio anti-cellulite e incredibili tinte per i capelli con due dita di polvere sopra, perché nessuno poi osa veramente comprarle. Slogan: è giunto il momento di cambiare i vostri giocattoli. Have Fun, Baby!. [LINK]

Maria Laura Rodotà sul Corriere della Sera ci racconta della nascita di un libro dall’imbarazzante – quando ci vuole ci vuole – titolo “Una lacrima sul viso” (Kowalski). Opera di due giornalisti appassionati di musica, Paola Marone e Paolo Madeddu, all’interno vengono passate in rassegna le 50 canzoni più deprimenti del pop italiano. Salto il passaggio dove dovrei indicare i titoli di canzoni presenti nel libro, e arrivo subito al dunque: evitate di regalarlo. Meglio la cioccolata per le questioni depressive, e Dipiù di Sandro Mayer per le letture da spiaggia. [LINK]

Pare che Google, il motore di ricerca più famoso del mondo – ma cosa ve lo dico a fare, state leggendo queste righe su un blog! – sia nei guai per questioni di donnine nude e di copyright. Ha infatti stabilito Howard Matz, giudice di Los Angeles, che Google avrebbe prelevato foto di donne nude da un sito specializzato nelle “migliori donne nude non rifatte”. Se la cosa vi ha messo sull’attenti, vi dico subito che non è questo il dunque: il fatto è che non avrebbero pagato i diritti necessari alla pubblicazione di suddette immagini, andando a penalizzare l’azienda detentrice del sito, soprattutto per quanto riguarda la parte che concerne la vendita di immagini per i cellulari. Segaioli aggratis. [LINK]

Vi piacciono le cravatte? Il Cav. in persona vi ha appena regalato uno di quei famosi stock di Marinella e voi mai e poi mai vorreste sfigurare nel non metterli? State molto attenti, perché pare che degli scienziati – Usa, ché quelli a volte non hanno proprio niente di meglio da fare – abbiano notato che nelle cravatte si annidino quantità incredibili di batteri. Gli inglesi hanno dunque emanato una bella direttiva che vieta ai medici di indossare cravatte – che sia tutta una scusa per togliere dai dottori una micidiale arma di soffocamento da usare in quei pazienti particolarmente rompicoglioni? [LINK]

Cari utenti Apple, finora vi siete sentiti fortissimi dietro la vostra intaccabilità. Bene, ora è il caso che cominciate a sentirvi meno invulnerabili, perché il secondo virus che colpisce il sistema Mac OS X è stato scovato. Si chiama Inqtana e attacca le connessioni senza filo. Piccola rivincita di noi poveri, e sempre più desolati, utenti Windows. [LINK].

mercoledì, febbraio 22, 2006

E' ufficiale: Prodi se la sta facendo sotto - e anche tanto.

Ohi, ohi, ohi. Prima pensavo che fosse un’esagerazione di noi schifosi filogovernativi. Insomma, non credevo più di tanto a certe affermazioni del tipo “Prodi incomincia a cagarsi sotto”. Troppa volgarità. Che avesse paura era evidente, e non colpiva solo lui ma tutta la sua coalizione di sgangherati. Ora però giunge il fulmine, una di quelle notizie che sono capaci di cambiarti la serata. Il Mortadellone – spero apprezzi per lo meno la maiuscola – ha dichiarato sul suo sito che vuole il confronto con tutte e tre le “punte” della Casa delle Libertà – Berlusconi, Fini e Casini – e vuole anche che questo confronto avvenga sulle reti Mediaset. “Come è cavaliere” penserà qualcuno di voi. Allora si tenga stretto, perché il Minestrone Riscaldato – si veda una delle tante parentesi che apro, giusto qualche riga sopra – ha anche aggiunto: voglio Emilio Fede come arbitro dello scontro. Impazzito? Tranquilli, solo un po’ (tanto) paraculo. Perché poi ha subito svelato, sornione, l’inghippo: il Premier deve però rinunciare alla conferenza stampa finale. Ora è ufficiale, e mi macchio anche io di volgarità: Prodi si sta letteralmente cagando sotto.

Piace di più alle altrui sorelle

Ecco, vedi, da quando ti sei abituato ad usare internet hai preso conoscenza dello spamming. Ti arriva di tutto, ma proprio di tutto. Persino in cinese. Te ne frega un cazzo, ovviamente, e cancelli senza ritegno: dai jpg porno alle green card passando per una copia taroccata di Office. Poi pero il tuo alter ego, quello un pelo più permaloso, prende il sopravvento. E iniziano a girarti le palle, e di brutto – sempre per l’ego permaloso. Perché va bene, ma il viagra non mi serve, sessualmente è tutto ok, e il cazzo corto e stretto piace sicuramente a tua sorella.

La sovracoperta piace all'Elefantino, dopo la bandiera danese riecco "Il Foglio" avvolto da un posterone questa volta a firma di Andrea Fortina, pittore abitante tra Barcellona e via Condotti, artista colto, orientalista, ritrattista, violinista, a cui il Giulianone Ferrara ha commissionato vari ritratti di Berlusconi "in veste di...". La galleria si comporrà dei personaggi con cui il Cavaliere si è identificato: oggi è la volta di Napoleone, poi toccherà, in ordine sparso, a Berlusca-Giustiniano, al Cavalier-Churchill, a Gesù Cristo by Arcore, a un Operaio Silviesco. E già pittori maligni vociferano in una commissione senza fine dato il "trasformismo" del Cavaliere. Per ora, comunque, niente di nuovo per la storia dell'arte: abbiamo visto, negli anni: un Luca Pacioli come San Pietro Martine dipinto da Piero della Francesca (che nonostante l'amicizia con il matematico, non gli negò la pietrazza in testa con tanto di ferita sanguinante); un Andrea Doria nelle vesti di Nettuno del Bronzino; un Raffaello come Raffaelo pittore; di un Michelangelo come Eraclito e di un Leonardo come Platone, nella Scuola d'Atene. Ci siamo abituati a un Caravaggio in versione Goliesca, anzi Davidesco, a un Napoleone in veste di Marte Pacificatore di Antonio Canova e sempre Canova è l'autore della mitica Paolina Bonaparte come Venere. Ora se si vedesse una Veronica, nelle vesti di Saskia (signora Rembrandt), nelle vesti di Flora, quella sì potrebbe essere una novità, e non solo storico-artistica. (via Dagospia, of course!)

martedì, febbraio 21, 2006

Con una lettera a Dagospia Andrea Monti, direttore di News Settimanale, smentisce le voci messe in giro da Finanza e Mercati riguardo un suo possibile approdo alla direzione di GQ.

Lettera al Cielo (sottotitolo: questa lettera sparirà nel giro di 24 ore)

Caro Dio, scusami se mi permetto di scrivere questa missiva “ideale” al tuo indirizzo, sapendoti così tanto in ben altre faccende affaccendato. Vorrei però ringraziarti di una serie di cose che per me sono molto importanti. Primo ti ringrazio, Dio, per avermi fatto persona di mentalità laica. Certo, ben cosciente del mio background culturale religioso, pregno della tua religione, e rispettoso di quelle che sono le mie radici. E certamente possessore di determinati valori – morali e non, nonostante su altri valori risulterò certamente carente -; persino rispettoso delle religioni altrui. Però, come già detto un paio di righe sopra, persona laica. Persona cioè che non riesce a concepire la politica e il modus vivendi cosa unica con la religione. Per questo ti ringrazio, per non strumentalizzarti come certi idioti che in nome di un Dio che non sei te – ma verso il quale porto comunque rispetto – si sono fatti venire la passione per il fuoco. Per gli incendi. E per i coltelli infilati nel petto di un giovane regista olandese (e con annessa condanna a morte anche per la protagonista del film di quel regista) e per gli esplosivi. Ti ringrazio per questo e per non essere il direttore del danese Jyllands-Posten, in modo tale da non essere iscritto nella lista dei “dieci uomini, o forse qualcuno in più, da dover far fuori, magari con una pugnalata. E di non aver quindi fornito il pretesto per una nuova ondata di terrore islamico. Per una nuova ondata di stragi, di ambasciate bruciate, di preti caritatevoli e inclini al dialogo che però hanno ricevuto come unica risposta un “Allah Akhbar” pronunciato in un luogo non inerente e seguito immediatamente da un paio di colpi di pistola. Ti ringrazio perché, sempre che tu sia veramente l’artefice della mia figura, mi hai fatto crescere con il rispetto per il mio prossimo, e in particolar modo per la figura femminile, della quale mai e poi mai mi vergognerei. Grazie per non avermi mai fatto picchiare – o sfigurare, o segregare, o lapidare – una donna, e nemmeno per aver giustificato coloro che lo fanno. Ti ringrazio perché mi hai fatto così, e sono quindi riconoscente a te e a tutti coloro che soccorreranno una figura femminile a me vicina nello sciagurato caso che dovesse sentirsi male in luogo pubblico, perché mai mi verrebbe in mente di impedire il soccorso di una donna. Ti ringrazio anche se non mi hai dotato di particolari doti da nuotatore; nel caso contrario sarei pronto a prometterti solennemente che mai e poi mai farò affogare due ragazzine incapaci di nuotare e appesantite da un velo che non si potevano togliere prima di entrare in mare a fare un bagno. Ti ringrazio e sempre ti ringrazierò. Perché io con le famose vignette non c’entro nulla e nemmeno sono stato nella posizione di doverci c’entrare per un solo secondo. E quindi non ho contribuito alla maglietta dell’ex ministro Calderoli, maglietta che gli è costata cara. Un po’ però mi dispiace – ma non per questo smetto di ringraziarti – di non essere io al Palazzo a Roma. Perché mai e poi mai avrei additato in modo idiota un ministro per i recenti fatti di Bengasi – dove il fuoco brucia, i feriti e i morti crescono, e nessuno riesce a far nulla. Conseguentemente ti ringrazio soprattutto per non dovermi vergognare come elettore – come italiano sì, ma è un altro discorso – di chi si presta sciaguratamente a governare l’Italia da questa primavera in poi. Gente che addita il governo italiano e americano, e inglese, e – pensa te! – talvolta anche israeliano, come i veri responsabili di questa ondata di odio. Di questo scontro di civiltà (sic) del quale è inutile negare l’esistenza. Di questo vento fondamentalista che ci vuole cancellare tutti, che vuole prendere possesso della civiltà occidentale e trasformarla in una inciviltà. Ti ringrazio di non essere tra coloro i quali sostengono i “resistenti”, a loro volta manipolati dai fondamentalisti. E ti ringrazio anche, per onestà intellettuale, di non essere tra coloro che accusano un deficiente quale Irving, ma poi non dicono mezza – mezza! – parola su un un presidente iraniano che, al pari di chi difende(va) Irving, vorrebbe “radere al suolo lo stato di Israele”, evidentemente con gli israeliani inclusi. Grazie per avermi dato questa testa che, sebbene talvolta un po’ pazzerella, mi fa ragionare da persona civile. Mi fa aver paura ma non per questo cedere ai ricatti di chi vuole far fuori i direttori dei giornali per delle vignette invero bruttine; o i direttori di telegiornali, o i politici, o i semplici poveri cittadini sui quali grava però la pesante accusa di essere dei “maiali” e per giunta occidentali. E ti chiedo scusa, infine, se talvolta sono restio a compiere in toto quello che è stato il tuo insegnamento. E per averti dato del ‘tu’ per tutta la lettera, per giunta senza la maiuscola. Forse perché non ucciderei mai nessuno. Nemmeno in tuo nome.

domenica, febbraio 19, 2006

Anche in Italia bruciano le bandiere americane e israeliane. Proprio vero che "tutto mondo è paese"

Anomalie Italiane. Evidentemente presi da una foga emulatrice, dopo aver osservato quello che sta succedendo in certi paesi, alcuni esponenti politici italiani – i nomi dei partiti? I soliti: Verdi, Comunisti Italiani, qualche rifondarolo, Autonomi, persino i Cobas – sono scesi in piazza. Per la resistenza in Iraq e la Palestina. Evidentemente la corrente di aria gelida che in queste ore sta passando sopra il nostro paese ha spinto loro a riscaldarsi con falò di bandiere Americane e Israeliane. A questo punto è lecito pensare che l’ultimo scampolo di buon senso rimasto abbia impedito la bruciatura anche delle bandiere italiane. Tutto vero, tutto qui.

mercoledì, febbraio 15, 2006

Nello spazio che intercorre tra l’ultimo post su questo blog e il qui presente, di cose ne sono sicuramente successe. Talmente tante che i miei personali impegni – non me ne vogliate, resto comunque affezionatissimo a voi altri – mi hanno impedito di parlarne. Ora però è successo che un po’ di tempo sono riuscito a trovarlo, e dico: ma dovevano proprio rompergli i coglioni, anche da morto, per poi (ri)confermare – a metà, certo, la cosa ancora non è sicura, ma si sa… - che si trattò di suicidio?

lunedì, febbraio 06, 2006

Poste Italiane (immaginetevi il jingle mentre lo leggete)

Uno poi pensa che sia un luogo comune quello dei dipendenti delle Poste – anzi, di Poste Italiane, ché sennò si arrabbiano. Non ci crede più, uno, a tutte le dicerie riguardo le scarse facoltà intellettual-mentali di chi lavora negli uffici postali – il famoso “se non sei imbecille non ti assumono”. Uno, cioè, nel 2006 non ci vuole più credere. Ma quell’uno è evidentemente un a persona come me, che frequenta le Poste il meno possibile – non poco, “il meno possibile”, che è ben diverso: vuol dire mandarci la mamma, la fidanzata, l’amico, talvolta persino la nonna, se la commissione da sbrigare non è particolarmente impegnativa. Tuttavia stamane alle Poste ci sono andato io – che vi frega? È o non è il blog un diario? – per fare la cosa più semplice del mondo: pagare un bollettino. Entro, i primi due sportelli sono dedicati ai prodotti postali – spedire, ricevere, etc… -; siccome in Italia è normale che si invii e si ricevi in quantità nettamente inferiore rispetto ai pagamenti, uno dei due sportelli è chiuso. Passo allora agli sportelli “normali” (ora si chiamano “Prodotti Bancoposta”, così, giusto per imbesuire ulteriormente la vecchina che non sa mai dove deve andare e si mette puntualmente in coda allo sportello sbagliato). Sono in tutto quattro, due di questi sono chiusi, e qui la cosa non è più normale, visto che un paio di righe sopra si diceva appunto che in Italia si paga in quantità infinitamente superiore a quanto si invia e si riceve. Ma tant’è. Di questi due, uno rimarrà fermo per tutta la durata della mia permanenza nell’ufficio, perché il cliente è amico del lavorante, e stanno lì beatamente a raccontarsi i cazzacci loro – la magra consolazione è che, nonostante il vetro spesso appanni un po’ la conversazione, tutto il dialogo è ascoltato in religioso silenzio dall’utenza. Conclusa la via crucis della fila, mi avvio felicemente bollettino alla mano, verso lo sportello dove la graziosa signora mi sorride dopo aver detto “prego…”. Consegno il bollettino dalla fessura, quella infila nella macchinetta e nel frattempo succede il finimondo – quello che ‘uno’, nel 2006, non dovrebbe più veder succedere, come si diceva all’inizio. Il tizio dello sportello in fianco al mio – quello dell’amabile conversazione – deve comunicare al suo amico dall’altra parte del vetro il codice fiscale. Ci prova in modo crudo (lettere e numeri sparati tipo la lotteria). Quello ovviamente non capisce un cazzo. Allora ci riprova con i numeri abbinati ai nomi delle città. E qui succede l’inghippo. Perché al momento di comunicare una ‘J’, il tizio dice “Juventus”, e il dipendente postale invece scrive una ‘Y’. L’amico – che sarà anche amico ma evidentemente conosce i limiti verbali del suo socio – allora scruta sullo schermo e fa presente che “tu hai scritto ‘York’, come Nuova York – evidentemente deve aver visto dei film americani ultimamente – mentre io ti ho dettato una ‘gei’. Il postino – che non lo è, ma ho finito i sinonimi e questo non è il tema della maturità – allora cade nel panico. E gli viene la bella idea di chiedere consulenza alla signora gentile gentile che nel frattempo stava servendo me – tutta questa faccenda del codice fiscale è accaduta nell’intervallo di tempo tra il mio presentare il bollettino e l’inserimento di quest’ultimo nella macchinetta per la verifica. A me intanto frullano, perché non è possibile che quello sia veramente così analfabeta. “Scusa, *****, vieni qui a darmi una mano che non capisco questa lettera?” – “arrivo”. “Ma per forza, *****, tu non hai capito questa lettera; dovevi scrivere una ‘gei’ e invece hai fatto una ‘iota’”. Ditemi che non è possibile, gli analfabeti a questo punto diventano due – perché va bene tutto, ma ‘I’ è Iota, ‘Y’ è ‘upsilon’, e tutto questo è un insulto all’alfabetismo (o, in alternativa, un elogio dell’analfabetismo, fate voi). La voglia di intervenire, pacatamente ché sono pur sempre un signore, era forte. Sono riuscito a resistere solo perché la ragazza in fianco a me – perfettamente sconosciuta – capendo tutto ha incrociato sorridendo il mio sguardo – e a questo punto mostrarle una lezione di tipica italiana ingratitudine sarebbe stato davvero scortese, non trovate? La tizia ritorna a servirmi, pago, e prima di andarmene le chiedo, sempre cortesemente “Scusi, sa, starei aspettando un pacco dall’Inghilterra. Nulla di urgente, per carità, solo che è stato spedito un mese e mezzo fa. La persona che sta in terra d’Albione mi ha assicurato di aver spedito il tutto. E ci credo, la fiducia prima di tutto. Però è strano, solitamente ci mettono al massimo un paio di settimane. Non è che può controllare se per caso vi è rimasto in ufficio, perché magari vi è caduto o cosa ne so io, e il postino non l’ha quindi infilato nel sacco della posta da consegnare nelle ultime 3 settimane a questa parte?” – e lei, gentilissima – “Guardi, non le so dire, per i pacchi deve parlare con *****, secondo sportello alla sua sinistra”. “Ah – faccio io – è lui che se li imbosca?”. Ed esco, finalmente, dall’ufficio postale.

venerdì, febbraio 03, 2006

'Libero' vola....

Rilevazioni di vendita dei quotidiani Dicembre 2004 - 2005 (medie giornaliere)

Testata 2004 2005 Var. %

Corriere della Sera
662.243 670.442 +1,2
La Repubblica
613.349 630.504 +2,8
Il Sole 24 Ore
319.265 333.989 +4,6
La Stampa
325.100 319.050 -1,9
Il Messaggero
218.650 214.850 -1,7
Il Giornale
202.329 206.551 +2,1
Il Gazzettino
115.017 113.917 -1,0
Il Secolo XIX
114.350 112.850 -1,3
Avvenire
110.747 106.198 -4,1
Il Mattino
79.000 78.400 -0,8
Libero 69.841 85.283 +22,1
Il Tirreno
79.017 77.822 -1,5
L'Unione Sarda
61.346 61.928 +0,9

(Via Dagospia)

giovedì, febbraio 02, 2006

Di' un po, chi l'avrebbe mai detto?

Daniele Capezzone legge questo blog, ora è certo. È da un po’ che vedevo nel report dei contatti qualcuno che si connetteva con radicalparty come provider, ma vai a pensare che proprio così in alto arrivano i miei deliri?

I dardi: Soldi, Vie, Ceppi ed Estintori

Pare che andare in Iraq, essere rapito e venir giustiziato sotto le telecamere stile Grande Fratello non paghi. E non conceda l’opportunità di vedersi almeno intitolata una via nella propria città. Perché, parole di Laura Tartarici, Rifondazione Comunista, Fabrizio Quattrocchi “era là per soldi”, dunque sarebbe scorretto che a Genova gli si intitolasse una via. Carlo Giuliani – ricordate? – avrà invece il suo bel cippo commemorativo. In fondo lui aveva un estintore in mano e si apprestava a scagliarlo contro una camionetta di carabinieri bastardi al soldo del governo fascista. Un eroe, nevvero?

Se fai la vignetta contro di noi, noi facciamo un embargo contro di te

Pare che la catena di supermercati francese Carrefour presente nei paesi musulmani abbia passato uno spot in cui si avvisava la gentile clientela che “sugli scaffali non dovrebbero più esserci prodotti danesi. Qualora il cliente dovesse trovarne uno, lo segnali alla direzione e verrà rimosso immediatamente”. Non è uno scherzo. Certo, potrei essere più professionale e segnalarvi un link, ma davvero non mi ricordo dove l’ho letto stamane – e chi ha voglia di riaprire la mazzetta dei quotidiani – e Google ->Google News -> Ricerca mi è antipatico e non ne ho voglia. Fidatevi dunque sulla parola. E tutto questo perché un giornale danese ha osato fare delle vignette – satiriche, ironiche e nemmeno di cattivo gusto – sul mondo islamico.

Chissà se in via Solferino fumano

E insomma a questi qui cosa gli dovremo fare? Ogni giorno ce ne combinano una diversa. Fini promuove la legge contro le droghe, inasprendo le pene anche per i semplici consumatori e anche per quelli di “fumo”. Discutibile a livello liberale, assolutamente non a livello legalitario, andando così a dare un bel giro di vite a chi mette in vendita l’illecito e a chi l’illecito lo fomenta, comprando appunto un po’ di hashish – certo poi mi dispiacerebbe vedere al gabbio qualche mia conoscenza solo perché, suvvia, ogni tanto lo spinello della buonanotte scappa. Ma non è questo il punto. Perché al momento dell’approvazione della legge si è alzato unanime un coro – soprattutto da quella zona dell’Aula conosciuta ai più come “sinistra” – pressoché unanime: si andava dal sempreverde “stronzo” al più impegnativo “forcaiolo”. Addirittura chi, come l’odioso Capezzone, faceva insinuazioni mica troppo gentili “perché il fumo sarà anche un po’ radical-sinistroso, ma la cocaina è indubbiamente di destra (con quello che costa!, ndr) e forse è per quello che gli ideatori della legge hanno tenuto alti i livelli di cocaina per uso personale”. Dunque veniva da pensare che a sinistra tutti si spinellassero di brutto, visto che la legge pareva loro essere così odiosa. E invece, delizia delle delizie, l’unico che ha avuto il coraggio di fare un minimo di outing è stato proprio Gianfranco Fini il quale, oltre ad essere della legge il promotore, è anche il presidente del partito forse più legalitario d’Italia, Alleanza Nazionale. Dall’altra parte è invece stato tutto un coro di “Io? Mai”, “Figuriamoci se mi faccio le canne, non fumo nemmeno le sigarette”, e così via. E non sto parlando di quella sinistra riformista e magari un pochetto pure lei legalitaria. Per nulla. Oltre a loro, dichiarano che una rollata mai nemmeno per sbaglio anche illustrissimi rappresentanti di Rifondazione Comunista (Fausto Bertinotti) e addirittura dei Verdi (Paolo Cento), che con l’erba insomma dovrebbero avere un rapporto tutto particolare. Il tutto documentato sul sito del Corriere – chissà se in via Solferino fumano…

mercoledì, febbraio 01, 2006

Massmediatica / I quotidiani di Roma al cambio di direzione

Cambio al timone per i due quotidiani di Roma: Al Messaggero va Roberto Napolitano al posto di Paolo Gambescia – che sembra voglia candidarsi per i Ds – e al Tempo subentra a Franco Bechis – approdato al gruppo Class e alla guida di Italia Oggi – il giovane Gaetano Pedullà.

Musicalia / Ci sarebbero questi qui...

Ci sarebbero poi questi Finley dei quali tutta la MTV generation – oh yeah! - sembra essersene accorta. Bene, mi è capitato qualche giorno fa di vederne un video e una breve intervista. Potrei sembrare sciocco a giudicare in base a così poco, ma d’altro canto le sfide vanno affrontate ad armi pari. Dunque quel poco che ho visto mi è bastato. Dicono di fare punk, e in effetti hanno pure aperto qualche concerto – di recente – a quel punk di Max Pezzali. Roba che non c’è nemmeno bisogno di scomodare Joe Strummer o Joey Ramone, basta dire che anche personaggi sicuramente meno celebri dei sopraccitati, uno Stiv Bator ad esempio, si stanno rivoltando nella tomba od ovunque si trovino. Inutilissimo, a questo punto, aggiungere che sono made in Claudio Cecchetto. Quasi quasi mi viene da rimpiangere i Via Verdi.