Andrà avanti ancora molto la storia? Perché sinceramente questo ci sembra il perfetto gossip estivo. Ne sentivamo la mancanza, quest’anno sembrava essere un anno di transizione. Nulla su calciatori e veline, niente di niente su ex calciatori abbastanza falliti e con precedenti per partite truccate che vengono mollati – o mollano, a seconda della versione – da ex star televisive, di quelle che dopo aver condotto tutti i programmi televisivi di maggior successo si ritrovano tra le mani come risultato unico quello di aver spaccato le palle al popolo della televisione, se mai ce ne fosse uno che, ora come ora, si identifica in questa definizione. Dicevo: mi sono chiesto se sarebbe dovuta andare avanti ancora molto la storia. Quale storia? Quella tra Bechis, direttore de Il Tempo, e i vertici di AN. Riassumo, per quelli che hanno passato l’ultimo mese su Marte, o anche semplicemente per quelli che si sono tenuti fuori “dal giro” (tanto non si sono persi nulla): allora, è successo che uno stagista della redazione romana del quotidiano di Bechis e il suo caporedattore politico hanno deciso di andare a prendersi un aperitivo alla Caffetteria di piazza di Pietra a Roma. E chi incontrano in quel bar? Nientepopodimento che Gasparri, La Russa e Matteoli. Tre tra i più (ex) fidati del Grande Capo di Alleanza Nazionale, Gianfranco Fini. Bene, i tre in questione si sono divertiti un mondo a sparlare di AN in generale e di Fini in particolare: “gli tremano le mani”, “bisogna svegliarlo, anche a suon di sberle”, “il partito con Gianfranco in quella condizione non può andare avanti ancora molto”, e così via, di carineria in carineria. I due giornalisti – di cui ricordo: uno è un neo laureato, in redazione come stagista – non si sono fatti sorprendere impreparati e, registratore alla mano come il loro direttore insegna, hanno raccolto tutto. Una mezz’oretta di registrazione scottante, a quanto pare. Il giorno dopo il pezzo compare sul giornale, e AN salta all’aria. Sul versante politico Fini, decisamente indispettito (anche se sembrerebbe che l’articolo in questione abbia avuto semplicemente il classico ruolo della “goccia che fa traboccare…”), ha azzerato i vertici. Via tutti, e nulla importa se un La Russa o un Gasparri hanno dei nomi storici fin da quando erano all’MSI. Via, si riparte da zero – e Destra Sociale, la corrente capitanata da Alemanno e Storace un minimo, ma proprio un minimo, esulta. Sul versante gossipparo è però ancora tutto da scrivere. Nessuno infatti ha creduto a quanto scritto nell’articolo redatto dallo stagista ora più famoso d’Italia – e vogliamo vedere se Il Tempo non lo assume a settembre? Non tanto la gente – soprattutto quella che gira intorno al Palazzo – ha fato fatica a credere ai contenuti; più che altro è scettica sul fatto che in mezzora di registrazione sia stato affermato solo quanto poi effettivamente riportato. Ed è per questo che io, all’inizio di questo pezzo che sicuramente non creerà uno scandalo politico ma avrà il molto più umile compito di raccogliere uno sfogo, mi sono chiesto quanto ancora la storia dovrà andare avanti. Per almeno due settimane in seguito alla pubblicazione dell’articolo incriminato, hanno fatto capolino su giornali e siti web vari virgolettati, attribuiti per lo più a Bechis, nei quali si affermava che altro avrebbe potuto effettivamente esserci ma che, probabilmente per decenza, non è stato pubblicato. E funzionava pressappoco in questo modo: dichiarazione “c’è dell’altro nella famosa chiacchierata dei tre al bar” e poi subito dopo, smentita, “è stato riportato tutto il succo del discorso. Nessun elemento è stato omesso”. Tra gli elementi più gettonati ne spicca uno – che è poi un “riciclo” di qualcosa già avvenuto due o tre mesi fa – Stefania Prestigiacomo. Al ministro di Forza Italia – Miss Governo come qualcuno l’ha soprannominata per la sua, indubbia, bellezza – viene infatti attribuita una love story con Gianfranco Fini, storia della quale sembrerebbe abbiano parlato, e non proprio in termini lusinghieri, anche i “tre amici al bar”. Ora siamo arrivati all’ultima puntata della telenovela. Vanity Fair, il settimanale più patinato d’Italia, femminile al maschile e rivista da spiaggia di lusso – insomma: incantevole – ha pubblicato a pagina 28 un’intervista a Bechis (ad opera di Francesco Briglia) nel quale, ancora una volta, si fa capire che alcune parti del nastro contenente “l’aperitivo incriminato” (mi scusino le due persone che mi leggono, ma a furia di definire l’evento del bar non so più che espressioni e sinonimi inventarmi, nonché a quali santi votarmi) siano state volutamente saltate. Copio da Vanity Fair due o tre domande riguardanti proprio la questione “Fini-Prestigiacomo e il leader di AN perde la testa”: domanda: Di colorito, nel pezzo, c’era solo la cosa delle mani tremanti e della malattia.
Bechis: le sembra poco?
domanda: che cos’era: una metafora politica?
Bechis: più che altro sentimentale.
domanda: Allora il nome della Prestigiacomo è uscito?
Bechis: Sì, ma non credo che Fini si sia offeso per questo. Anche perché le battute sulla Prestigiacomo le fanno da mesi […].
domanda: Magari in quel bar si è andati un po’ oltre.
Bechis: Questo non lo so dire. Anche Alemanno continua a chiamare il giornale per chiedere se parlavano di lui e di Storace.
Insomma, qui il direttore del Tempo ha ammesso, per l’ennesima volta, che il nome Stefania Prestigiacomo è saltato fuori, e inoltre ha anche alluso alla possibilità della presenza nella conversazione dei nomi dei due leader di Destra Sociale, la corrente di AN che all’apparenza non è stata toccata dallo scandalo. Ma oggi, precisa come un orologio svizzero, è arrivata via Dagospia la smentita di Bechis:Caro Roberto,
come avviene purtroppo da qualche giorno leggo su dagospia l'anticipazione di una intervista al sottoscritto fatta da Vanity Fair, che getterebbe ancora dubbi su un tema che ha scatenato grande curiosità: la presenza o meno di battute su StefaniaPrestigiacomo nel famoso colloquio alla Caffettiera fra Maurizio Gasparri, Ignazio La Russa e Altero Matteoli. Come ho avuto più modo di scrivere sul giornale che dirigo, Il Tempo, di questo argomento nulla abbiamo scritto perché nulla i miei giornalisti hanno sentito. Questo era anche il senso delle cose dette a Vanity Fair: se anche, non sentiti, i tre avessero mai parlato della Prestigiacomo
(e non ho modo di saperlo), non avrei capito quale fosse lo scandalo e la novità: da mesi in An non si spettagolava che di quello, e tutti i giornali ne avevano ampiamente scritto. Sarà per incomprensioni varie, ma questo argomento non posso riaprirlo semplicemente perché non esiste. Ho sentito ricami incredibili sulle cose non scritte e inesistenti. Qualcuno ha pure spacciato per buoni virgolettati sull'argomento inventati di sana pianta. Mi spiace, perché di carne al fuoco ce ne era già abbastanza. Saluti,
Franco Bechis (fonte: dagospia)
Allora, quanto continuerà ancora la telenovela? A quando la pubblicazione dell’intervista completa e la smentita di tutta questa il giorno dopo dal direttore che ne ha deciso la pubblicazione? Oggi alcuni dubbi dovrebbero essere sciolti, in quanto si sta svolgendo la Direzione Nazionale di Alleanza Nazionale. Insomma, l’estate non poteva che avere miglior tormentone: politica e amore mischiati insieme hanno sempre avuto l’effetto di un detonatore, ora spunteranno foto di presunte effusioni della coppia – insieme a cartelle cliniche ovviamente false, nelle quali verranno illustrate da presunti medici in cerca di fama le cause del tremolio nelle mani di Fini. E se fosse davvero amore? Non è romantica la figura di un uomo che dà fuori di testa, al punto di azzerare un partito, perché non può dichiarare apertamente il suo amore e la cosa gli crea degli scombussolamenti? Che poi, dopo tutto questo pistolotto, saranno anche gran cazzacci suoi (o loro, o di Gasparri Matteoli e La Russa)? Certo, se la cosa può servire ad AN, ben venga.
PS: tengo a precisare, in un perfetto corpo 10, che la questione non mi ha preso. Può sembrare strano, certo, perché per parlarne si è arrivati alla bellezza di 7892 battute